Domenica 19 marzo sulla “Tribuna di Treviso” è apparso un articolo molto interessante che parla di un nostro lavoro e che vorremmo condividere con voi.

Treviso, negli ultimi anni, sta dando spazio ad una serie di interventi di edilizia caratterizzati da uno stile “cubista”, ovvero realizzati con una composizione di parallelepipedi intersecati tra di loro per formare finestre, terrazze e giardini.

 

Questa tendenza, che divide i cittadini, è stata giustificata dagli architetti come una volontà di rigenerare in chiave moderna edifici del passato, senza volerli snaturare ma conferendo loro un tocco di eleganza al passo con i tempi.

Un esempio di questa tendenza è una delle nostre ultime realizzazioni, il Residence di Corrado Zamuner, un salone di bellezza con annessa beauty farm e b&b, sorto al posto di un vecchio palazzo ristrutturato, seguendo in modo preciso le vecchie linee e affiancandogli la struttura moderna.

La nuova “casa Corrado” è stata fin da subito una sfida sia per l’imprenditore che per lo studio di architettura a cui si è affidato, dal momento che sorge ai piedi del cavalcavia della stazione, un luogo difficile e circondato da spazi in parziale disuso. Da qui la scelta di concepire un edificio in totale contrasto con l’ambiente circostante, prendendo come fonte di ispirazione le vecchie macchine fotografiche con l’obiettivo a fisarmonica, in modo da rendere l’idea che la struttura rappresenti, appunto, un cannocchiale che si affaccia sulla città di Treviso.